domenica 19 luglio 2015

Racalmuto, incontro sul costo dell'energia elettrica. Il resoconto del Comitato Cittadino "Racalmuto Civile"

Si è tenuto lo scorso 15 luglio presso l’ufficio del Sindaco il tavolo tecnico sui costi dell’energia pubblica del Comune di Racalmuto. A rappresentare il Comitato Cittadino Racalmuto Civile vi erano
Enzo Sardo, Lillo Alaimo Di Loro, Lillo Sardo e Simone Craparo, per l’Unione Nazionale Consumatori Manlio Cardella, per il Comune di Racalmuto il Sindaco Emilio Messana, l’Assessore Paolo Alessi, i Consiglieri Salvatore Maniglia, Giuseppe Guagliano e Luigi Romano e, infine, l’ing. Pappalardo in rappresentanza di Enel Sole. Il tavolo tecnico è stato convocato su proposta dell’Unione Nazionale Consumatori di Agrigento, dopo che il Comitato Cittadino aveva inviato, lo scorso giugno, una lettera al Comune di Racalmuto ed al Prefetto di Agrigento, denunciando gli eccessivi costi dell’energia elettrica, che secondo i dati posseduti arrivano ad oltre € 450.000.
Apre la riunione il Sindaco Messana che si dice felice di poter dialogare con il Comitato e l’Unione Nazionale Consumatori per cercare delle soluzioni idonee a ridurre i costi che gravano sul bilancio del Comune di Racalmuto, ringraziando il rappresentante di Enel Sole e rammaricandosi dell’assenza degli altri tre gestori.
Enzo Sardo ringraziando tutti gli intervenuti ripercorre i contenuti della lettera /denuncia del Comitato, ribadendo che vi è la necessità di normalizzare i costi dell’energia elettrica per permettere di trovare delle risorse per alleviare i cittadini di Racalmuto dal punto di vista fiscale e aiutare le categorie meno abbienti. Chiede, inoltre, di porre in essere tutte quelle azioni necessarie per ridurre nell’immediato il consumo di energia elettrica come, eliminare i contratti dei contatori non utilizzati, ridurre l’intensità luminosa nelle periferie e nelle zone sovra illuminate, spegnere l’illuminazione nelle zone esterne alla cinta urbana e rivedere il contratto con Enel Sole, che per gestire 316 pali illuminanti, che restano accesi anche di giorno, chiede un compenso di € 30.000 a fronte di un costo simile affrontato dal Comune per i restanti 2.000 punti luce. Inoltre, Enel Sole per mesi ha acceso i pali da lei gestiti due ore prima del tramonto e spento due ore dopo l’alba, continuando anche dopo che il Comitato ha ripetutamente segnalato il problema al numero verde preposto.
Lillo Alaimo Di Loro chiede che venga redatto un “Piano Energetico Comunale” che consenta di fotografare lo stato di fatto analitico della situazione attuale, sia dal punto di vista economico e contrattuale che dal punto di vista tecnico e strutturale, di valutare le esigenze reali di energia per garantire le necessarie condizioni di sicurezza, decoro ed efficienza al paese e preveda nella fase di proposta/progetto tutte le soluzioni possibili per ridurre il costo complessivo della bolletta comunale, portandola ad un terzo dell’attuale importo, tenendo a riferimento il vicino Comune di Grotte che con un numero di punti luce pubblica maggiore del nostro ha un costo energetico di soli 120.000 euro (quasi un quarto del nostro).
Il piano dovrà prevedere, quindi, nell’immediato e breve termine, il taglio di tutti gli sprechi palesi, per altro più volte segnalati a mezzo posta certificata e a mezzo stampa. La “potatura” di tutti gli allacci, che sulla fascia periurbana non attengono ad una funzione di pubblica utilità, nonché la riduzione immediata dell’intensità luminosa in tutte le aree o i quartieri dove risulta inutile. Nel breve periodo dovranno essere rivisti i termini di tutti i contratti in essere (attualmente quattro gestori/fornitori per circa 80 utenze di cui circa 40 non fruite) in modo da verificare l’esistenza e l’entità di diseconomie da ricontrattare nella direzione di un unico contratto quadro da proporre (da una posizione di maggiore potere contrattuale) ad un unico fornitore. Nel medio e lungo periodo il Piano dovrà prevedere l’attuazione graduale di tutti gli interventi e gli investimenti possibili (anche usufruendo dei contributi nazionali ed europei sulle rinnovabili e il risparmio energetico) affinché il Comune di Racalmuto, oltre ogni trionfalistica e autoreferenziale dichiarazione, diventi veramente una eccellenza nella buona pratica del risparmio energetico, dell’uso delle risorse rinnovabili e dell’efficienza della gestione economica dei costi energetici. Le possibilità che un buon piano energetico può garantire ad una comunità sono veramente notevoli, e vanno dalla semplice utilizzazione di lampade a basso consumo, alla auto generazione mediante utilizzazione di sistemi fotovoltaici, la cogenerazione, l’uso dei mass storage per la riduzione di picchi di consumo, i crepuscolari e soprattutto il buon senso e la buona fede nella gestione del sistema energia.
Il presidente dell’Unione Nazionale Consumatori Manlio Cardella pone l’accento sul fatto che risparmiare nei Comuni è diventato doveroso e necessario, in quanto vi sono molte fasce di popolazione che sono in condizioni di bisogno e vanno aiutate. La presenza dell’Unione Nazionale Consumatori ha lo scopo di supportare il Comune nelle scelte da fare tramite la propria esperienza e tutelare le prerogative dei consumatori, poiché vi è la coscienza che agendo sui consumi di energia elettrica si possono ottenere dei risparmi non indifferenti, per poter aiutare le famiglie in difficoltà e ridurre la tassazione locale. Chiede, inoltre, chiarimenti sul numero di contatori inattivi per i quali si continuano a pagare canoni, sull’illuminazione delle zone agricole, sui costi eccessivi della gestione Enel Sole e in definitiva, perché il Comune di Racalmuto spende così tanto anche in confronto dei Comuni vicini. Infine, pone l’attenzione sulla necessità dei comuni di dotarsi di un Piano Energetico Comunale, strumento basilare per una corretta gestione dei consumi elettrici.
Il rappresentante di Enel Sole risponde che la propria ditta rispetta tutti gli oneri contrattuali e se ci sono stati disservizi questi saranno sanati nel più breve tempo possibile. Suggerisce, inoltre, di sostituire gli impianti con delle luci a led che abbasserebbero di molto i consumi e ridurrebbero i costi di manutenzione.
Lillo Sardo rivolgendosi al rappresentante di Enel Sole ha precisato, che nonostante abbia fatto personalmente diverse telefonate al numero verde, denunciando l’accensione anzitempo di tutti i 316 punti luce in gestione, ed avendo avuto rassicurazione sull’intervento immediato, dopo diversi mesi Enel Sole ha regolarizzato solo via Sacerdote Romano, pertanto invia ad intervenire immediatamente.
Il Vicepresidente del Consiglio Comunale Guagliano ha ricordato a Sindaco e Assessore, che il risparmio energetico era un punto previsto dal programma elettorale e doveva essere attuato nei primi mesi di sindacatura e si rammarica perché ancora ad oggi non è stato preso alcun provvedimento in merito.
Il Capogruppo di maggioranza Salvatore Maniglia nel suo intervento, ha auspicato di continuare a svolgere questo tipo di incontri per raggiungere obbiettivi validi per tutto il paese e rendere efficiente tutti i servizi del Comune compreso il costo dell’energia pubblica. Quindi in questo clima l’amministrazione deve dare risposte concrete.
Il Consigliere Romano ha ricordato che il gruppo di opposizione nel mese di ottobre 2014 ha presentato una interpellanza scritta alla Giunta, riguardo i consumi di energia elettrica e ad oggi non ha ricevuto alcuna risposta. Inoltre, chiede notizie su una bolletta pazza che il Comune avrebbe pagato all’Enel senza verificare gli effettivi consumi.
L’Assessore Alessi interviene dicendo subito che secondo i dati in suo possesso il costo dell’energia elettrica a Racalmuto arriva a poco meno di € 300.000, dato che viene subito smentito dal promotore del Comitato Cittadino Simone Craparo che mostra agli intervenuti il sito del Ministero dell’Economia http://soldipubblici.gov.it/it/home, dove il dato riferito ai soli consumi elettrici del Comune di Racalmuto nel 2014 sia pari € 382.913,37 (senza contare le spese di manutenzione della rete), ben al di sopra di quanto sostenuto dall’Assessore, quindi, o il Comune ha inviato dei dati errati al Ministero o i dati in possesso dell’Assessore sono palesemente errati. L’Assessore continua dicendo che la materia è complessa, in quanto coinvolge interessi di cittadini e non è utile mettere in atto delle misure quali ridurre l’intensità luminosa nelle zone periferiche o togliere i contatori non utilizzati. Fa presente, insieme all’Architetto Vinti, che il comune ha sottoscritto il Patto dei Sindaci per il sostegno delle misure di risparmio energetico, che è stato presentato a Bruxelles ma che ad oggi non ha ottenuto l’approvazione. Infine l’Assessore, si riserva di redigere un piano complessivo per il risparmio energetico da sottoporre all’approvazione del Consiglio Comunale.
Il Comitato ancora una volta ribadisce che il costo dell’energia elettrica non può superare i 150.000 euro l’anno e che gli impianti devono essere controllati giornalmente, perché non possiamo permetterci il lusso di sprecare i soldi dei cittadini e che bisogna trovare finanziamenti per realizzare un sistema integrato che coniughi il risparmio energetico alla auto generazione elettrica, al fine di azzerare l’intero costo. Il Comitato suggerisce di istituire un ufficio che si occupi di tutte le problematiche dell’energia pubblica, composto da personale competente, in modo che una problematica così delicata abbia la giusta attenzione.
Tutti i partecipanti si sono dati appuntamento ad ottobre per una verifica del lavoro svolto. Il Comitato pretende che a quella data ci siano stati interventi precisi ed efficaci, anche perché controllerà ogni giorno eventuali sprechi, che la Città non può permettersi.

Il coordinamento del Comitato Racalmuto Civile

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